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Tamoxifene: A Cosa Serve, Effetti Collaterali, Controindicazioni
Posted by : petra | On : 9. April 2025Tamoxifene: A Cosa Serve, Effetti Collaterali, Controindicazioni
Il Tamoxifene agisce sui recettori degli estrogeni in vari tessuti del corpo come il seno, le ossa e il fegato. Non differiscono dai farmaci originali in termini di efficacia e sicurezza. I produttori di generici non devono spendere soldi per lo sviluppo, gli studi clinici e la promozione, quindi vendono a prezzi più bassi. Il corpo inizia a reagire immediatamente all’assunzione del farmaco e blocca l’attività degli estrogeni per tutto il tempo in cui lo si assume. Tuttavia, l’efficacia e la durata del trattamento dipendono dalle caratteristiche della diagnosi.
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l’effetto di Nolvadex?
In seguito all’uso concomitante di tamoxifene e dell’inibitore dell’aromatasi letrozolo è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di letrozolo del 37%. L’uso di tamoxifene in associazione con un inibitore dell’aromatasi come terapia adiuvante non ha mostrato un’efficacia migliore rispetto a tamoxifene da solo. Quest’osservazione è in linea con le proprietà farmacodinamiche del tamoxifene, ma non è stata stabilita una relazione causale (vedere paragrafo 5.1). Nella ricostruzione microchirurgica ritardata del seno Tamoxifene EG può aumentare il rischio di complicanze della falda microvascolare. Nell’uomo Nolvadex è indicato nella profilassi e nel trattamento della ginecomastia e della mastalgia causate da antiandrogeni nel trattamento in monoterapia del carcinoma prostatico.
- Quando tali effetti collaterali sono gravi è possibile controllarli attraverso una semplice riduzione del dosaggio senza influenzare la risposta al trattamento.
- Reazioni avverse cutanee (SCARs, severe cutaneous adverse reactions), che includono la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN), che possono essere pericolose per la vita o fatali.
- Solo le donne con stato ormonale postmenopausale possono ricevere letrozolo.
- Da un lato potrebbe esserci la striscia e dall’altro potrebbe esserci un marchio del produttore.
- È stato il primo farmaco approvato per la prevenzione del cancro al seno e ha un’ampia base di dati clinici che ne supportano l’uso.
- Non sono state osservate differenze significative nella DFS, OS, SDFS, o DDFS tra lo switch e la monoterapia (Tabella 6).
A cosa serve Tamoxifene EG? Perchè si usa?
Se siete in trattamento con warfarin, informate immediatamente l’oncologo. Alcune pazienti sofferenti di emicrania hanno descritto un cambiamento nel comportamento dei mal di testa. Può giovare bere molto, e in ogni caso è bene informare l’oncologo, il quale potrà prescrivere dei farmaci per lenire il dolore. Sono abbastanza frequenti all’inizio del trattamento, ma tendono a scomparire dopo le prime settimane.
Nelle pazienti https://seniorsplayground.co.za/steroidi-un-approfondimento-completo-14 con carenza dell’enzima CYP2D6 le concentrazioni di endoxifene sono all’incirca del 75% più basse che nelle pazienti con normale attività di CYP2D6. La somministrazione di forti inibitori di CYP2D6 riduce i livelli dell’endoxifene circolante in misura analoga. Embolia polmonare (tasso di incidenza per 1000 anni/donna pari a 0.75 nel gruppo delle donne trattate contro 0.25 nel gruppo di controllo).
Nolvadex (Tamoxifene citrato) è un medicinale disponibile in compresse rivestite con film da 10 mg e da 20 mg e facente parte del gruppo terapeutico degli antiestrogeni-antagonisti ormonali e sostanze correlate. Gli studi disponibili sono stati per lo più effettuati in donne in post-menopausa (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La condizione di polimorfismo del CYP2D6 può essere associata ad una variabilità della risposta clinica a tamoxifene. La condizione di metabolizzatore lento può essere associata ad una riduzione della risposta. Le conseguenze delle evidenze per il trattamento dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 non sono state pienamente analizzate (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2).
Il tamoxifene è un farmaco non steroideo, derivato del trifeniletilene, che mostra un complesso spettro di effetti farmacologici antiestrogenici e simil-estrogenici nei diversi tessuti. Nelle pazienti con carcinoma mammario, a livello del tumore, il tamoxifene agisce principalmente come un antiestrogeno, inibendo il legame dell’estrogeno al recettore estrogenico. Tuttavia, in studi clinici è stato evidenziato un certo beneficio nei tumori con recettori per gli estrogeni negativi, il che può indicare altri meccanismi di azione. Nell’esperienza clinica, è riconosciuto che il tamoxifene induce riduzione dei livelli ematici di colesterolo totale e delle lipoproteine a bassa densità nell’ordine del 10 – 20% nelle donne in post-menopausa. Inoltre, è stato riportato che il tamoxifene induce il mantenimento della densità minerale ossea nelle donne in post-menopausa.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Alcuni casi di tumori maligni uterini, di ictus e di embolia polmonare hanno avuto esito fatale. Tamoxifene non deve essere somministrato in caso di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Rivolgersi immediatamente al proprio medico se si verificano sanguinamento insolito o lividi dopo aver preso il farmaco. Tamoxifene può in gran parte ridurre la capacit� del corpo di combattere numerose infezioni. Pertanto, evitare di avere un contatto con individui con infezioni virali. Rush al tuo medico se si verificano sintomi di infezione come mal di gola, eruzioni cutanee o febbre subito dopo aver preso una pillola di Tamoxifen. � importante conservare il farmaco a una temperatura di circa 20 � C a 25 � C in contenitori chiusi ermeticamente. Assicurarsi che il luogo di conservazione sia privo di calore, luce e umidit� in eccesso.
Ciò fa sì che il farmaco limiti la crescita dei tessuti e delle cellule stimolate da questi ormoni. Questa azione viene utilizzata non solo come terapia di supporto per le donne affette da cancro al seno, ma anche per i bodybuilder che spesso hanno problemi con la conversione del testosterone in eccesso in estrogeni. In letteratura è stata riportata l’interazione farmacocinetica con gli inibitori del CYP2D6, mostrando una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di una delle forme più attive del farmaco, ovvero l’endoxifene. In alcuni studi è stata riportata una riduzione dell’efficacia di tamoxifene somministrato in associazione con alcuni antidepressivi inibitori selettivi del reuptake della serotonina (per esempio paroxetina). La contestuale somministrazione di medicinali che inibiscono il CYP2D6 può portare a concentrazioni ridotte del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, durante il trattamento con tamoxifene, si devono evitare il più possibile i potenti inibitori di CYP2D6 (per esempio paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione – vedere paragrafi 4.5 e 5.2).